Il secolo dell'odio. Conflitti razziali e di classe nel Novecento
"Nel xx secolo fili spinati hanno marcato l’odio per l’Altro, preludio a stermini di massa, mentre l’ingegneria sociale si è incaricata di sterilizzare i "diversi". Hanno iniziato gli inglesi in Sud Africa nel 1901-1902 con la segregazione di 120.000 boeri. Pochi anni dopo negli usa s...
Main Author: | |
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Institution: | ETUI-European Trade Union Institute |
Format: | TEXT |
Language: | Italian |
Published: |
Venezia
1999
Marsilio Editori |
Subjects: | |
Online Access: | https://www.labourline.org/KENTIKA-19107954124919251369-il-secolo-dell-odio.-Conflitti.htm |
Summary: | "Nel xx secolo fili spinati hanno marcato l’odio per l’Altro, preludio a stermini di massa, mentre l’ingegneria sociale si è incaricata di sterilizzare i "diversi". Hanno iniziato gli inglesi in Sud Africa nel 1901-1902 con la segregazione di 120.000 boeri. Pochi anni dopo negli usa si legalizza la sterilizzazione di handicappati e malati di mente. In Russia, nel 1923, Lenin attiva la prima isola del famigerato Arcipelago Gulag poi diventato, con Stalin, strumento di una sanguinaria politica repressiva. Tra il 1934 e il 1976 le socialdemocrazie scandinave sterilizzano 106.000 "diversi" - di cui il 90% donne - per contenere i costi del Welfare State. Nel 1939 Hitler avvia l’eliminazione dei malati ereditari uccidendo 5.000 bambini e 71.000 adulti e dà inizio allo sterminio di oltre 6.000.000 di ebrei e di 500.000 zingari.Negli anni cinquanta Mao trasforma il popolo in "arma suprema" della sua dittatura. In Sud Africa nel dopoguerra i bianchi segregano i neri con una liberticida legislazione razziale. Negli anni settanta i Khmer rossi di Pol Pot disintegrano la Cambogia facendo morire 1.860.000 persone: il 25% della popolazione.
Gli anni novanta si aprono con la pulizia etnica nell’ex Jugoslavia imitata, nel 1994, dal Ruanda con lo sterminio di 800.000 persone di etnia Tutsi. Ora, alla fine del xx secolo, frughiamo tra queste immani rovine di una umanità vilipesa nella sua dignità; questo libro, nel suo rigore storiografico, è al tempo stesso un documento e una denuncia.
Gianni Moriani insegna presso il Centro Internazionale di Studi Ambientali del Pontificio Ateneo Antonianum di Roma. E’ autore di Pianificazione e tecnica di un genocidio, Padova 1996; Storia della salute dei lavoratori (con Franco Carnevale), Verona 1986; ha curato l’edizione italiana de Il giorno dopo. Gli effetti della guerra nucleare, Milano 1984. È membro del consiglio di redazione delle riviste "Epidemiologia & Prevenzione" e "Problemi in psichiatria"." |
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Physical Description: | 262 p. Paper |