Venditori ambulanti, Napoli

note: Grazie ad alcuni cartelloni pubblicitari si può dedurre che le fotografie siano databili dopo il 1954. descrizione: Due anni fa continue furono le proteste dei cittadini di Napoli e dello stesso Ufficio di igiene del Comune contro il pericolo di infezioni. Gli stracci sporchi, non lavati e dis...

Full description

Bibliographic Details
Institution:Confederazione Generale Italiana del Lavoro
Format: IMAGE
Language:Italian
Published: 00000000-00000000
Napoli
Subjects:
Online Access:http://hdl.handle.net/10978/57031B6F-67B8-4806-B3D2-6C88E88A4FEC
Description
Summary:note: Grazie ad alcuni cartelloni pubblicitari si può dedurre che le fotografie siano databili dopo il 1954. descrizione: Due anni fa continue furono le proteste dei cittadini di Napoli e dello stesso Ufficio di igiene del Comune contro il pericolo di infezioni. Gli stracci sporchi, non lavati e disinfettati rappresentano una continua minaccia. Ma fino ad oggi non se ne è fatto nulla. Se nel 1946 gli stracci erano in realtà destinate al macero delle fabbriche di Prato, oggi dalla stessa America una grossa società li invia appunto come indumenti usati da vendere al pubblico. Cospicui guadagni di pochi sostengono infatti questo mercato a tutto danno delle nostre fabbriche tessili (didascalia su retro stampa). Strada del mercato degli stracci con persone tra cumuli di vestiti.
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